Ferraù e l’ombra di Argalia di Massimo d’Azeglio (Torino 1798 – 1866); 
Olio su tela cm 120 x 166,5; Inv. N. 349; Deposito Pinacoteca Tosio Martinengo.

OSPITE NEL SALOTTO DEI CONTI TOSIO 

Questa settimana ospite del salotto dei conti Tosio sarà il dipinto di Massimo D’Azeglio, Ferraù e l’ombra di Argalia, collocato sin dalla sua acquisizione nella sala da pranzo del palazzo.

La lettura di questo dipinto ci avvicinerà ad un’altra delle grandi opere della nostra letteratura e cioè l’Orlando Furioso di Ludovico Ariosto e più precisamente alle ottave 24, 25 e 26 del Canto I, nelle quali il saraceno Ferraù cerca di recuperare il proprio elmo caduto in uno specchio d’acqua e, terrorizzato, si vede comparire l’ombra del principe Argalia, suo antico rivale, che accusandolo di fellonìa gli rinfaccia di non averlo seppellito, come promesso, con l’elmo.

Buona lettura.