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Pomeriggio di studi sul tema:

Ambizioni nobiliari e agi di città.
I Gambara fra diplomazia, cultura materiale e mecenatismo, secoli XVI-XVII

Venerdì 16 novembre 2018, 0re 15.00 -19.00
in Palazzo Tosio, via Tosio 12 – Brescia


Programma

Ore 15.00 – Apertura dei lavori:
Saluto di Sergio Onger Presidente dell’Ateneo di Brescia 

Ore 15.15 – I Sessione:

   I contesto politico eculturale tra dimensione pubblica e iniziativa privata
– Coordina Daniele Montanari (Università Cattolica del Sacro Cuore, sede di Brescia; e Socio dell’Ateneo di Brescia)

Simone Signaroli (Società Storica e Antropologica di Valle Camonica)  

   – Storiografi, accademie e libri a Brescia nell’età di Ottavio Rossi. Fra interventi pubblici e iniziative personali

Enrico Valseriati (Università degli Studi di Padova; Socio dell’Ateneo di Brescia)        

   – «La malvagità de presenti tempi». Istituzioni, poteri informali e proposte politiche a Brescia nel primo Seicento

Paolo Maria Amighetti (Università degli Studi di Padova) 

   – Diplomazia e linguaggi politici di un casato lombardo: i Gambara nel primo Seicento

Pausa

Ore 17.00 – II Sessione:

   Stile di vita, dimore private e mecenatismo

   – Coordina Giovanna Tonelli (Università degli Studi di Milano)

Barbara Bettoni (Università degli Studi di Brescia)

   – Vita quotidiana, consumi e gestione della «casa» nella famiglia Gambara di Verolanuova tra XVI e XVII secolo

Elisa Sala (Università degli Studi di Brescia)

   – Caratteristiche architettoniche e gestione immobiliare del patrimonio edilizio Maggi-Gambara tra XVI e XVII secolo: il palazzo di Brescia e la «possessione al Bioco»

Filippo Piazza (Soprintendenza archeologica, Belle arti e paesaggio per le province di Cremona, Lodi e Mantova; Socio dell’Ateneo di Brescia)         

   – La quadreria dispersa e il mecenatismo di Francesco Gambara tra Bologna, Brescia, Roma e Venezia nel primo Seicento

Ore 18.30 – Concerto a cura di Palma Choralis Eaerly Music Ensamble 

   – Direttori: Livio Ticli & Marcello Mazzetti 

   – «Bianchi cigni e canori. Musica all’epoca di Torquato Tasso e Francesco Gambara»


Coordinamento scientifico: Barbara Bettoni  (Università degli Studi di Brescia)


   Le ricerche presentate nel pomeriggio di studi evidenziano la posizione raggiunta da alcuni esponenti ancora poco noti della famiglia Gambara di Verolanuova nello scenario italiano ed europeo di fine Cinquecento e primo Seicento, proponendo una riflessione su come il ruolo di intermediari esercitato dagli stessi sulla scena politica, economica e sociale abbia contribuito a veicolare la dimensione culturale internazionale nel contesto locale della Brescia moderna.

   Il tema viene esplorato attraverso un approccio metodologico interdisciplinare. Le relazioni, facendo uso di fonti inedite, approfondiscono, insieme al contesto culturale di riferimento, da un lato, il ruolo politico e diplomatico assunto dagli esponenti del lignaggio e, dall’altro, le ricadute sul loro stile di vita e comportamento di consumo, incline al collezionismo di opere d’arte, alla raccolta di libri a stampa e manoscritti e all’intreccio di relazioni con maestranze di spicco per l’ornamentazione delle residenze della famiglia.