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Franco Fenaroli (Botanico del Centro Studi Naturalistici Bresciani e della Associazione Botanica Bresciana, operanti nel Museo Civico di Scienze Naturali di Brescia)
terrà una conferenza sul tema:
La flora endemica delle Prealpi bresciane e bergamasche
Martedì 30 ottobre 2018, alle ore 17.00
in Palazzo Tosio, via Tosio 12 – Brescia
Gli endemiti della Lombardia centro-orientale
I rilievi prealpini, che costituiscono il raccordo tra l’alta pianura e il margine meridionale della catena alpina, presentano caratteristiche fisiche, geologiche, geomorfologiche, altitudinali e quindi climatiche assai differenziate rendendo possibile la sopravvivenza di un folto e considerevole numero di specie vegetali rare o endemiche. Una litologia variegata e complessa ha fornito ad interi contingenti di specie vegetali, accomunate da simili preferenze edafiche, la possibilità di insediarsi e diffondersi. Nel tempo per alcune di esse si sono determinate condizioni di isolamento. Le glaciazioni che hanno interessato l’intero territorio europeo hanno indotto fenomeni di migrazione verso aree rifugio sui rilievi alpini e prealpini meridionali. Alcune specie sono sopravvissute ritirandosi in nicchie microclimatiche senza alcuna capacità di ritornare a diffondersi, mentre altre hanno sviluppato straordinari processi di adattamento talora avviando fenomeni di speciazione.
Franco Fenaroli, nato a Brescia nel marzo 1947, si è attivamente interessato alla Botanica fin dal 1980 e ha condotto ricerche, percorrendo l’intero arco alpino meridionale, dalle Alpi Liguri fino al Carso triestino.
Socio fondatore della Associazione Botanica Bresciana, di cui è stato anche Presidente, dal 1991 per cinque mandati triennali.
E’ stato anche Presidente del Centro Studi Naturalistici Bresciani lo storico gruppo di ricerca che opera nell’ambito del Museo di Scienze cittadino fin dal 1965.
Qui, ha collaborato e sta collaborando con altri botanici, all’interno della Sezione Botanica, al progetto finalizzato alla creazione di un erbario Centrale Museale, riunendo e catalogando i reperti provenienti dalle raccolte personali di botanici del passato e di quelli viventi, che hanno donato i propri erbari alle collezioni civiche.
Ha pubblicato, alcuni anche in collaborazione, oltre 230 saggi su numerose riviste scientifiche fra le quali “Natura Bresciana”, “Revue Valdòtaine d’Histoire Naturelle”, “Candollea”, l’ “Informatore Botanico Italiano”, il “Bollettino del Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino”, gli “Atti dell’Istituto di Botanica e Laboratorio Crittogamico dell’Università di Pavia”.
Con il Prof. Fabrizio Martini, dell’Università di Trieste, nel 1992 ha proposto e dato inizio ad un lavoro di ricerca sul campo finalizzato alla produzione di una Check-list e di un Atlante Corologico delle piante vascolari della Provincia di Brescia, progetto che ha poi visto la collaborazione anche di botanici bergamaschi, con il risultato finale di una corposa pubblicazione, in due volumi, nel 2012, dal titolo Flora e dell’Atlante Corologico delle piante vascolari della Lombardia orientale.
Nel corso di queste sue ricerche sul campo, ha avuto l’opportunità di raccogliere e poi descriverealcune specie nuove per la Scienza: nel 1991 la Moehringia concarenae F. Fen. & F. Martini, nel 2003 Viola culminis F. Fen. & B. Moraldo e nel 2005 Erucastrum nasturtiifolium subsp. benacense F. Martini & F. Fen.