Gruppo Naturalistico «Giuseppe Ragazzoni»

   Istituito ufficialmente nel 1895 nell’ambito dell’Ateneo di Brescia, Accademia di Scienze Lettere ed Arti, come Società dei Naturalisti Bresciani, con lo scopo di studiare i materiali pervenuti, fin dall’inizio del secolo, nelle collezioni dell’Ateneo, raccolti da un gruppo di soci sempre attenti alle cose naturali del territorio. Fine ultimo, la costituzione di quello che diventerà il Museo di Storia naturale che verrà inaugurato, nel 1902, anno del centenario di fondazione dell’Ateneo e che aprì i battenti nel nome di “Giuseppe Ragazzoni”.

   Vi facevano parte insegnanti delle scuole superiori e degli istituti tecnici, nonché appassionati di cose naturalistiche, tutti membri dell’Ateneo; fra questi capostipiti del naturalismo bresciano ricordiamo: Elia Zersi (botanico e anche zoologo, insegnante di Storia naturale al Ginnasio) autore del «Prospetto delle Piante Vascolari della Provincia di Brescia»; Eugenio Bettoni (naturalista zoologo, insegnante nell’Istituto Agrario) autore dei «Prodromi della Faunistica bresciana»; Giuseppe Ragazzoni (farmacista, insegnante di Chimica e Geologia all’Istituto Tecnico) fondatore della geologia bresciana, autore del «Profilo geognostico delle Alpi nella Lombardia orientale»; Giambattista Cacciamali (pure geologo e insegnate di Storia naturale) autore della «Morfogenesi delle prealpi bresciane».

   La Società dei Naturalisti, negli anni Trenta del ‘900, poco prima della seconda guerra mondiale, subì una sostanziale trasformazione ad opera del prof. Angelo Ferretti Torricelli, scienziato a tutto tondo (matematico, astronomo e botanico, insegnante nel Liceo scientifico della città), che permise la partecipazione alla ricerca e allo studio delle cose naturali anche ai non Soci dell’Ateneo, soprattutto agli studenti delle scuole superiori ed agli appassionati in genere; da allora anche il nome cambiò in «Gruppo Naturalistico “Giuseppe Ragazzoni”» e divenne un tutt’uno con il Museo dei prodotti naturali della provincia di Brescia.

   Finito il secondo conflitto mondiale, e non potendo, l’Ateneo, assumersi l’onere della gestione del Museo, nel 1949, ne fece dono alla città e, il Museo “Ragazzoni” diventò quello che oggi è il Civico Museo di Scienze Naturali; anche il ruolo del Gruppo “Ragazzoni” mutò e da gruppo di ricerca e di studio divenne gruppo per la divulgazione della conoscenza naturalistica del territorio e non solo e, periodicamente, ancor oggi, chiama specialisti di ogni settore e disciplina della Storia naturale a parlare delle loro esperienze di studio.

 

Consiglio direttivo:

     Pierfranco Blesio (Direttore, di nomina della Presidenza dell’Ateneo)

     Remo Cesare Grillo (Segretario)

     Fernanda Davite (Economa)

     Sergio Barontini

     Laurosa Biloni     

     Silvio Formenti     

     Giovanna Magri

     Carlo Paccani